La Pazza Di Casa
la pazza di casa sono un pò io..e un pò voi che amate autoprodurre, riciclare, creare ed inventarvi le cose.. per voi, i vostri bambini, la famiglia e la casa.
venerdì 28 giugno 2013
riciclando..il vetro..
qualche bellissima idea presa dal web per riciclare i vasetti in vetro...io ho utilizzato anche quelli degli omogenizzati!!
i danni dello zucchero bianco
Quanti dei consumatori di zucchero bianco sono a conoscenza che stanno mangiando una miscela contenente calce, resine, ammoniaca, acidi vari e "tracce" di barbabietola da zucchero ?
Così prodotto, lo zucchero industriale è un prodotto "morto", nocivo al nostro organismo. Questo è dovuto alla sua laboriosa lavorazione, in gran parte voluta per renderlo presentabile agli occhi del consumatore "raffinato".
Il prodotto di partenza (la barbabietola da zucchero) viene cotto con latte di calce !, nella quale i componenti nobili del vegetale (albumine e minerali) precipitano, distrutti dalla reazione alcalina e dal calore.
La sostanza risultante viene poi trattata con calce viva !, acido carbonico, biossido solforico e carbonato di calcio.
L'ultimo processo, la raffinazione, avviene utilizzando acido carbonico, acido solforico ed altre sostanze non meno dannose.
Che cosa potrebbe ulteriormente convincerci a togliere lo zucchero raffinato (zucchero bianco) dalla nostra dieta ?
Forse sapere che non apporta alcuna vitamina o oligoelemento...?
Al contrario, per permetterne il suo assorbimento, l'organismo deve investire buona parte delle sue risorse di vitamina del gruppo B (da ricordare che il crescente aumento delle depressioni e di esaurimenti nervosi è dovuto in gran parte alla carenza di vitamina B1 e B5).
Oppure conoscere che lo zucchero raffinato compie un'azione demineralizzante e decalcificante, e che favorisce i processi fermentativi con conseguente aumento di flora batterica tossica per l'intestino.
Oppure che è la vera causa dell'incremento dei diabetici nei paesi industrializzati.
Anche il nostro sistema endocrino si sbilancia per l'introduzione di quest'elemento, che non esiste in natura, e di conseguenza ne risente il nostro umore.
Qualche anno fa un giudice inglese condannò un bambino, che aveva messo a soqquadro una scuola, a sei mesi d'astinenza da dolci. Dopo un mese l'umore della piccola peste era ritornato normale !Strano oggetto lo zucchero: ci dicono che faccia bene al cervello, non e' vero (*)! e NON fa bene anche alla linea (e neanche alla salute) e ora, a sorpresa, sarebbe anche la causa principale delle odiate rughe, sono i vari effetti della "glicazione" – questo è il nome scientifico del fenomeno.
Sembra infatti che si depositi nelle proteine della pelle diminuendone l’elasticità (attacca le fibre di collagene e l’elastina, irrigidendole) e aumentando la formazione di rughe, il rilassamento cutaneo ed i danni da photoaging e questi sono i principali e primi malanni fino ad ora riconosciuti dalla medicina ufficiale dei danni dello zucchero raffinato.
Con questo non significa che dobbiamo rinunciare del tutto ai piaceri della gola: possiamo sostituire i dolci industriali con prodotti artigianali preparati conStevia, malto, succo d'agave o d'acacia, fruttosio o miele.....ma cio' dafastidio alle aziende che producono lo zucchero bianco....le quali hanno fatto di tutto e di piu'...per impedire l'utilizzo della Stevia....
(*) - Se è vero che il cervello si nutre di zucchero, non per questo dobbiamo introdurlo nell'alimentazione. Il nostro corpo non è fatto per i cibi raffinati perchè....
Una glicemia anche solo moderatamente sopra la norma può provocare problemi di memoria e restringere l'ippocampo, la parte del cervello fondamentale per l'immagazzinamento di nuove informazioni.
L'aumento dei livelli di zucchero nel sangue è stato studiato dal dr. Antonio Convit, psichiatra della New York University.
Egli ha esaminato 30 soggetti sani fra i 53 e gli 86 anni di età. Gli esami riguardavano una risonanza magnetica del cervello dei soggetti, una serie di test cognitivi e un esame per verificare la loro capacità di rimuovere il glucosio dal sangue.
I soggetti con livelli di zucchero particolarmente elevati erano quelli con le peggiori prestazioni nel test di memoria, e il loro ippocampo era più piccolo. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista "Proceedings of the National Academy of Sciences" (PNAS) e riportato da LeScienze.it.
Il problema della minor tolleranza allo zucchero negli anziani è molto serio. E' proprio con l'aumento dell'età che aumentano le persone affette da diabete senile. Il fatto è che si tende a dare colpa del problema all'età, mentre l'ippocampo secondo noi si atrofizza perche' la presenza di zuccheri raffinati nell'alimentazione e' tossica. E' proprio una dieta errata, perche' troppo ricca di cereali, a causare molti danni al cervello, e non solo.
La ricerca sfata completamente la credenza che "lo zucchero fa bene al cervello", evidenziata da molte pubblicita' legate ai produttori dello zucchero raffinato.
tratto dal blog: http://www.hirakudo.org/default.asp?id=19
mercoledì 2 gennaio 2013
bambole reborn e barbie ooak!!
per gli amanti del genere...vi invito nelle mie pagine di bambole reborn e barbie ooak!! sono tutte mie realizzazioni..spero vi piacciano!!!
sito: www.bambole-reborn.net
pagina facebook: Bambole-Reborn-Barbie-ooak
sito: www.bambole-reborn.net
pagina facebook: Bambole-Reborn-Barbie-ooak
lunedì 27 agosto 2012
pollicina sweet cration
pollicina sweet cration
eeee.. sempre per le amanti del fimo.. che dolce questa bambolina in vespa!! molto vintage!! deliziosa no?
la sua pagina: https://www.facebook.com/pages/Pollicina-sweet-creation/171576916190350?sk=photos#!/pages/Pollicina-sweet-creation/171576916190350
eeee.. sempre per le amanti del fimo.. che dolce questa bambolina in vespa!! molto vintage!! deliziosa no?
la sua pagina: https://www.facebook.com/pages/Pollicina-sweet-creation/171576916190350?sk=photos#!/pages/Pollicina-sweet-creation/171576916190350
domenica 26 agosto 2012
cos'è il fimo? come si lavora?
cos'è il fimo? come si lavora?
Il fimo è una pasta sintetica facilmente modellabile e termoindurente, utilizzabile per la creazione di piccoli oggetti.
La sua consistenza lo rende adatto ad essere trasformato in oggetti rotondi, in fogli sottili o tagliato a strisce con un coltello. Non secca all'aria ma può essere indurito cuocendolo in un comune forno.
La pasta FIMO è in commercio in una vasta varietà di colori e di effetti, tra i quali:
Il fimo può essere lavorato a temperatura ambiente, non secca all'aria ma solo se messa in forno elettrico ad una temperatura entro i 110°C, il tempo di cottura varia a seconda delle dimensioni dell'oggetto dai 10 minuti ai 20 minuti. Più piccolo sarà l'oggetto da cuocere e per meno tempo andrà tenuto in forno. Se tenuto a una temperatura troppo alta o se cotto per un tempo troppo lungo l'oggetto si annerisce, brucia e può produrre sostanze tossiche. Le vecchie confezioni di FIMO in vendita fino al 2007 avevano segnato sull'etichetta una temperatura di cottura di 130°C, mentre quelle attualmente in vendita con la nuova composizione chimica hanno una temperatura di 110°C, per adeguarsi alle nuove normative europee sulle paste sintetiche.
La fase di cottura non fa parte del gioco, è una fase delicata in quando se affrontata in modo superficiale può provocare una cottura irregolare della pasta, che può sprigionare sostanze tossiche. Se la temperatura è troppo elevata o se si prolunga in modo irregolare la cottura, il fimo sprigiona sostanze tossiche che si depositano nel forno e rischiano poi di finire negli alimenti se si usa il forno anche per cucinare. È buona norma comunque mettere il fimo sopra della carta da forno quando lo si cuoce e utilizzare un termometro da forno, in commercio a buon prezzo, per avere sempre sotto controllo la temperatura. Inoltre è molto usata la tecnica del "bagnomaria" per cuocere il fimo, in modo che la temperatura rimanga a 100°C ed evitando che il fimo bruci.
Per quanto riguarda la cottura a bagnomaria basta prendere un piattino di vetro o di ceramica (non di plastica perché si brucia a contatto con il calore), una pentola mezza piena d'acqua e un coperchio. La cottura avverrà per 20/25 minuti circa. Evitare di riutilizzare il piatto e il coperchio per usi alimentari. dopodiché scartavetrate e lucidate le creazioni cotte.
fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Fimo
Il fimo è una pasta sintetica facilmente modellabile e termoindurente, utilizzabile per la creazione di piccoli oggetti.
La sua consistenza lo rende adatto ad essere trasformato in oggetti rotondi, in fogli sottili o tagliato a strisce con un coltello. Non secca all'aria ma può essere indurito cuocendolo in un comune forno.
La pasta FIMO è in commercio in una vasta varietà di colori e di effetti, tra i quali:
- Fimo classic: diversi colori, una pasta abbastanza dura, quindi permette di fare lavori precisi, esempio le murrine, braccialetti collanine portachiavi
- Fimo soft: vari colori, una pasta più morbida, di facile lavorazione
- Metallizzato: imitazione oro, argento e rame;
- Granito: effetto pietra, colore non uniforme;
- Trasparente: non è un vetro colorato, ma la pasta lascia passare la luce, utile per la tecnica del Mokume Gane;
- Fluorescente: per gioielli colorati che al buio si illuminano;
- Perlescente: effetto strass nella pasta, per delle perline brillanti.
Il fimo può essere lavorato a temperatura ambiente, non secca all'aria ma solo se messa in forno elettrico ad una temperatura entro i 110°C, il tempo di cottura varia a seconda delle dimensioni dell'oggetto dai 10 minuti ai 20 minuti. Più piccolo sarà l'oggetto da cuocere e per meno tempo andrà tenuto in forno. Se tenuto a una temperatura troppo alta o se cotto per un tempo troppo lungo l'oggetto si annerisce, brucia e può produrre sostanze tossiche. Le vecchie confezioni di FIMO in vendita fino al 2007 avevano segnato sull'etichetta una temperatura di cottura di 130°C, mentre quelle attualmente in vendita con la nuova composizione chimica hanno una temperatura di 110°C, per adeguarsi alle nuove normative europee sulle paste sintetiche.
La fase di cottura non fa parte del gioco, è una fase delicata in quando se affrontata in modo superficiale può provocare una cottura irregolare della pasta, che può sprigionare sostanze tossiche. Se la temperatura è troppo elevata o se si prolunga in modo irregolare la cottura, il fimo sprigiona sostanze tossiche che si depositano nel forno e rischiano poi di finire negli alimenti se si usa il forno anche per cucinare. È buona norma comunque mettere il fimo sopra della carta da forno quando lo si cuoce e utilizzare un termometro da forno, in commercio a buon prezzo, per avere sempre sotto controllo la temperatura. Inoltre è molto usata la tecnica del "bagnomaria" per cuocere il fimo, in modo che la temperatura rimanga a 100°C ed evitando che il fimo bruci.
Per quanto riguarda la cottura a bagnomaria basta prendere un piattino di vetro o di ceramica (non di plastica perché si brucia a contatto con il calore), una pentola mezza piena d'acqua e un coperchio. La cottura avverrà per 20/25 minuti circa. Evitare di riutilizzare il piatto e il coperchio per usi alimentari. dopodiché scartavetrate e lucidate le creazioni cotte.
Colorazione [modifica]
Questa pasta è in vendita già colorata quindi non è necessario l'utilizzo di colori dopo la cottura. Una volta indurito il fimo non può più essere modellato, comunque vi si possono applicare colori acrilici o vernici lucide fissative appositamente create per questo prodotto (i normali fissativi per colori acrilici non funzionano sul fimo, a volte fanno l'effetto colla ).fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Fimo
sabato 25 agosto 2012
le meraviglie di "Crespa Bijoux" !!!
una pagina in facebook degna di nota, per chi ama il fimo, è quella di "Crespa Bijoux"...le sue creazioni si commentano da sole... e lei si presenta così:
Ciò che facciamo con le mani nasce prima dalla testa, poi passa per il cuore, fino a diventare qualcosa di unico, di originale, qualcosa che fa parte di noi e che si è materializzato..
e questo non è niente!!!!
cliccate sulla foto e seguite il link..ammirate le sue creazioni..e diventate fan!!!
giovedì 23 agosto 2012
corso di cake design-bologna
Una lezione di Cake Design della durata di 4 ore per imparare a creare delle torte di grande effetto
Sembrano delle opere d’arte, dei veri cappelli o delle casette in miniatura, ma in realtà dentro vi trovi pan di spagna e crema, sono torte di grande effetto che lasciano sbalorditi. Seguito da un Cake Designer professionista vedrai come prendono vita questi capolavori, come realizzare delle decorazioni e colorare la pasta. Si tratta proprio di un’arte dove nulla è lasciato al caso!
clicca sulla foto per avere altre info sul corso:
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